Questo il comunicato di rivendicazione ricevuto dal Resto del Carlino in merito alla liberazione, avvenuta la notte del 10 dicembre, di centinaia di lepri destinate ad essere preda di cacciatori e strumenti per l’addestramento dei loro cani.
“I territori dove abitiamo sono pieni di luoghi come quello che abbiamo visitato. Recinzioni isolate nelle campagne dove sono rinchiusi a migliaia lepri, fagiani, starne, pernici, daini e cinghiali, che in una notte qualunque sarebbero pronti per la vita libera.”